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DELIRIUM (2002)

- 33' - Horror
Flavio Sciolè
Sinossi:
Delirium is the first movie of the "Delirium" Cycle. One of the most popular movie by FS. Obsessions, delusions, violence, hate, hopelessness, humiliation and death in an experimental film. Sinossi: un delirio. Dichiarazione dell’autore: il lavoro prosegue la strada intrapresa rispetto alla decomposizione del cinema. In Delirium, in merito ad alcune figure, si è lavorato partendo dal classico (c’è comunque una regia, un operatore, la figura del direttore della fotografia, degli attori), un classico voluto e necessario per lo sviluppo della narrazione che, pur essendo antinarrazione, ha una linea continua al suo interno. Importante era portare la tensione antirecitativa, antiattoriale (un recitato ai limiti del possibile, terminale) ad un certo livello e lì tenerla. I personaggi sono senza tempo, ancestrali, gotici, spersonalizzati fino all’eccesso nel loro impossibile esistere. Solo il fatto che gli unici suoni emessi non sono parole ci porta a meglio comprendere lo stato di catarsi, di delirio, in cui si trovano. Quest’afonia è amplificata dai rumori dell’ambiente esterno (mare, ferrovia, ecc). I colori degli abiti, il loro modificarsi (degli elementi dei costumi vengono immessi e smessi, scambiati ed alterati), l’uso errato del trucco rimandano ad altri codici, simboli, segni. Il montaggio creativo ha permesso l’inserimento di altri stilemi di Sciole’ quali la ripetizione come scelta, l’uso di stacchi, il crudo restituire il mezzo cinema. Quasi il riconsegnare un deficitario e postumo montaggio in macchina o comunque i suoi ritmi ossessivi e ‘non tranquillizzanti’. Anche la fotografia diviene deviante, atemporale, irreale e conforme al progetto. Vicina alla sfotografia concettualizzata da Sciole’. Delirium nasce da una visione che poi viene appuntata: come altri lavori dell’autore non parte quindi da una sceneggiatura. Stati attoriali a lungo frequentati e gestiti costituiscono la carne, l’essenza primaria dei lavori firmati Sciole’. Viene comunque utilizzata la parola storia perché delle parole (successive alla visione) sono state scritte. C’è una struttura di base su cui viene (de)costruita l’impalcatura, un’impalcatura fragile, sempre pronta allo sgretolamento. Festival +Cafè Opera, Rome, Italy, 2003 +Retrospect at Cineclub Detour, Rome, Italy, 2003 +Portobello Film Festival, London, UK, 2003 +1°Festival Delle Letterature, Museo D'Arte Moderna Vittoria Colonna, Pescara, 2003 +International Experimental Film Festival di Carbunari,Muses Florean di Baia Mare, Romania, 2008 +Ceremony for Sciolè. Sussidiario Antilogico di un Antiartista, Pescara, Italy, Marzo 2017 (curated by Silvia Moretta) +Proiettato all’interno della retrospettiva ‘Flavio Sciolè: Autoritratto D’Antiartista’, Macro Asilo, Roma, 20 Gennaio 2019 (a cura di Giorgio De Finis)
Attori:
Flavio Sciolè Marianna De Merolis Serena Marinelli
Nid: 4774