Sinossi:
Georges Méliès, l’illusione del cinema é dedicato alla figura dell’illusionista, regista e attore francese da molti considerato uno dei padri della cinematografia insieme ai fratelli Lumière. Due immagini sono stampate nella mente di chi ama il cinema: il treno che va verso gli spettatori e dà l’impressione di uscire dallo schermo e il razzo che si conficca nell’occhio di una luna antropomorfa: la prima è realizzata dai fratelli Lumiére, l’altro è di Georges Méliès e fa parte di Viaggio nella Luna, cortometraggio del 1902.
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Méliès diresse più di 500 film che duravano dal minimo di uno al massimo di quarantaquattro minuti e ce ne sono arrivati circa 200. A lui è attribuita l’invenzione del cinema fantastico e fantascientifico e la sua opera più famosa è, appunto, Viaggio nella Luna del 1902, primo successo cinematografico mondiale e primo film di fantascienza.
Méliès è inoltre l’inventore di numerosi trucchi cinematografici tanto da venire riconosciuto il “padre” degli effetti speciali; effetti strabilianti. Con uno spirito di sintesi il regista Jean-Luc Godard disse che i fratelli Lumière avevano scoperto “lo straordinario nell’ordinario”, mentre Méliès aveva trovato “l’ordinario nello straordinario”.
Il cortometraggio racconta la sua storia da quando dirigeva il celebre Teatro Robert-Houdin e vi si esibiva in qualità di prestigiatore e illusionista, attraverso la voce del prof. Roberto Danese docente dell’Università di Urbino Carlo Bo e la partecipazione della piccola Elisabetta Gagliardi.
Il corto ideato da Paola Settimini, autrice e regista, e patrocinato dall’Università di Urbino, vede la regia di Paola Settimini e Gaia Fossati, che ha curato anche il montaggio Attori:
Roberto Danese, Elisabetta Gagliardi Sceneggiatura:
Paola Settimini Fotografia:
Gaia Fossati Produzione
Associazione Cinema e Cultura Nid: 3410 |