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Claudia Borioni



CLAUDIA BORIONI Residenza: Via dei Giornalisti, 21 F 00135 Roma cell. +39 3809072870 Bilingue – Italiano/Portoghese (Brasile) Claudia Borioni, nata a Roma il 7 marzo 1957, é attrice di teatro, cinema e tv, sceneggiatrice, regista teatrale e acting coach in teatroterapia. Figlia d’arte, sale per la prima volta a 5 anni sul palcoscenico del Teatro Sistina di Roma nello spettacolo allestito dalla scuola di arte drammatica L’Aquilone, fondata da sua madre Giovanna Belotti. Nel 1965 si é trasferita con la famiglia in Brasile, dove ha sviluppato gran parte della sua carriera artistica. La sua formazione é avvenuta nei gruppi sperimentali, a cui ha aggiunto la danza classica, (Escola de dança clássica Maria Olenewa- São Paulo), danza moderna (Stagium ballet- SP). E´ stata allieva del famoso mimo Paulo Yutaka e ha frequentato corsi di canto, impostazione della voce e dizione. Come attrice e regista ha lavorato nei piú importanti teatri di São Paulo e Rio de Janeiro e partecipato a tournée in Brasile e Portogallo. Ha preso parte a numerose telenovelas trasmesse da emittenti tv nazionali e a lungometraggi di autori e registi brasiliani. Affascinata dal lavoro di preparazione dell’attore, Claudia Borioni ha messo a punto una propria tecnica di coaching individuale e di gruppo, possedendo come fonte ispiratrice il metodo d’improvvisazione Viola Spolin e Keith Johnstone, arricchita con le metodologie di arte e teatroterapia. A partire dal 2014 è impegnata nello sviluppo del “Teatro del bene-Essere”, progetto che mira a contribuire all’evoluzione dell’individuo, accrescendo la consapevolezza delle proprie risorse, l’accettazione del sé e dell’altro, la diminuzione dello stress, l’aumento dell’autostima e della capacità di lavorare in gruppo. In Brasile e Portogallo Nel 1982 la critica brasiliana si accorge per la prima volta delle sue qualità artistiche grazie al personaggio tragicomico interpretato nello spettacolo “Quem é que pode com um bode quando um bode pode?” di Fernando Limoeiro per la regia do Vladimir Capella, premiato direttore teatrale brasiliano. Ma è a partire dall’83 che si impone come protagonista di esperienze di avanguardia, diventate ben presto veri e propri movimenti cult nella scena teatrale brasiliana. In quell’anno, infatti, con il gruppo teatrale “Algo se passa” prende in gestione l’antico Teatro do Bexiga di São Paulo che diventerà un vero laboratorio di montaggi, mettendo in scena, fra l´altro, un´importante “Rassegna Garcia Lorca” nella quale interpreta alcuni personaggi principali dell’autore spagnolo e una serie di musical, fra cui “Zá – Zâm!!!”, che le renderà tre premi come migliore attrice 1984. Nell’anno successivo, con il montaggio “Notre Dame de Fleur” de Jean Genet per la regia di Luiz Armando Queiroz e Maurício Abud riceverà due indicazioni come migliore attrice(1985). Nell’89 partecipa come autrice, attrice e regista al progetto Terror na praia (Terrore sulla spiaggia) con cui monta a Rio de Janeiro oltre 84 spettacoli, portando in scena ogni fine settimana, a mezzanotte, un nuovo spettacolo. Il progetto diventa ben presto un vero e proprio cult a Rio, rappresentando un appuntamento imperdibile per centinaia di spettatori. Come socia fondatrice del Teatro dell’Università dello Stato di Rio Janeiro (compagnia stabile di repertorio TUERJ, 1992 - 2011), contribuisce a promuovere una nuova drammaturgia brasiliana, valorizzando la figura dell´attore popolare e gli allestimenti corali di grande impatto scenografico, propri dell´espressione artistica delle scuole di samba. In quest’ambito prende parte come ideatrice, attrice e regista alla produzione di 19 spettacoli che contavano piú di 100 persone in scena. Nel 1995 il TUERJ riceve il Premio Iphan (Istituto do Patrimonio Histórico e Artístico Nacional), per l’insieme delle opere e per la metodologia usata nella formazione professionale e nell’uso dell’ arte come mezzo d’inclusione sociale, poiché il percorso teatrale era aperto non solo agli alunni, ma anche alle comunità carenti (favelas, principalmente la favela de Mangueira) localizzate nei dintorni dell’università. Questo progetto ha offerto la possibilità di professionalizzazione e inserimento nel mercato di lavoro delle arti sceniche a centinaia di persone che non avrebbero mai avuto accesso a tali risorse. Il debutto in televisione avviene nel 1987 con la telenovela “Helena” tratta dal romanzo di Machado de Assis, in cui interpreta Magdala, giovane donna che per amore aderisce alla lotta per la fine della schiavitú dei negri in Brasile. Nell’anno successivo comincerà a lavorare per la piú importante Tv brasiliana, la Rede Globo, dove fra i principali lavori, vi sono il personaggio comico di Nena in “Vida Nova” , popolarissima telenovela di Benedito Ruy Barbosa per la regia Luís Fernando Carvalho, che tratta il tema degli immigranti italiani in Brasile negli anni 40; la Arlete, donna che vive di sogni di “Gente fina” telenovela di José Louzeiro e regia Herval Rossano; la Teresa moglie di un rivoluzionario della telenovela “Salomé” ispirata al romanzo di Menotti del Picchia; la mendicante Nair di “Quem é você?” di Lauro César Muniz e regia Herval Rossano; Laura, preside di una scuola con problemi d’inclusione sociale in In “Páginas da Vida” telenovela di Manuel Carlos, regia Denis Carvalho, infine, nel 2012, la dura Edmara, a capo delle cameriere di un grande hotel di lusso in “Fina estampa” di Agnaldo Silva e regia Wolf Maia. Il suo esordio cinematografico è del 1985 nel lungometraggio “O Beijo” di Eliana Fonseca. Segue la partecipazione, nel 1987, al lungometraggio “O homem nú”, di Hugo Carvana, tratto dal racconto di Fernando Sabino e nel 2008 a “A casa da mãe di Joana” di Hugo Carvana. Dal 1997 al 2003, come co-protagonista della commedia di grande successo “As sereias da Zona sul” scritta e diretta da Miguel Falabella, percorre i palcoscenici delle principali cittá brasiliane con diverse tournee. Nel 2002 con lo stesso spettacolo partecipa al Festival del Teatro comico da Maia in Portogallo. Nel 2007 ritorna in tournée in Portogallo, salendo sul palco come co-protagonista insieme all’autrice dello spettacolo “Achadas e Perdidas” Maitê Proença, per la regia di Roberto Talma. Nell’anno seguente lo stesso circuito portoghese la vede protagonista nella pantomima “I Gobbi” scritta e diretta in collaborazione con Breno Moroni. Nel biennio 2010-12 é impegnata in una lunga tournée brasiliana come interprete del “Decamerone” di Giovanni Boccaccio per la regia di Otavio Muller. In Italia Dal dicembre 2012, pur continuando a mantenere stretti legami artistici con il Brasile, risiede stabilmente a Roma. Qui si è dedicata al lavoro di preparazione di attori e di studenti candidati agli esami delle principali scuole di arte drammatica, quali la Silvio D’Amico di Roma, il Piccolo e la Paolo Grassi di Milano. Con la compagnia teatrale fiorentina “TEDAVI” diretta da Alessandro Riccio, ha partecipato come attrice allo spettacolo interattivo “Versus - L’eterna lotta del bene e del male” andato in scena nell’Abbazia a Settimo a Firenze e, nel luglio 2014 al montaggio di ‘Don Giovanna’, scritto e diretto da Alessandro Riccio. Dal 2014, attraverso il progetto “Teatro del bene-Essere”, collabora con l’Associazione Osservatorio Salute e Sicurezza. Nello stesso anno, è stata chiamata dallo psichiatra Rodolfo de Bernart direttore dall’Istituto di Psicoterapia Familiare di Firenze, con cui ha iniziato una collaborazione su “Teatro come terapia e coscienza corporea” diretta alla formazione degli psicoterapeuti impegnati nel percorso di specializzazione in psicoterapia familiare. Nel 2015, ha collaborato con ANTEA (clinica di cure palliative a Santa Maria della Pietà) ministrando workshop teatrale a medici, assistenti sanitari e al gruppo di volontari, contro lo stress di lavori logoranti. Da sei anni conduce stabilmente a Roma, la Compagnia Teatro del bene-Essere formata da due gruppi distinti: uno localizzato a Monte Mario e l’altro a Monte Verde. A giugno del 2017 ha portato in scena al teatro Porta Portese, il gruppo di Monte Verde con lo spettacolo intitolato “Il Covo” di cui è regista e co autrice con Antonella Maurizzi. A luglio 2018 il gruppo di Monte Mario ha debuttato al Teatro Belli con lo spettacolo “L’amore…eterno?” di cui è autrice e regista. Sempre nel 2018, ha avviato una collaborazione con la Rete OTIS “Oltre i confini il teatro incontra la scuola” di cui fanno parte scuole italiane statali che hanno sede sia in territorio nazionale che all’estero. In quest’ambito ha realizzato un corto metraggio, di cui ha curato la sceneggiatura e regia sulla storia dei dieci anni della Rete, presentato a giugno al Teatro dell’Angelo. Nel biennio 2017/18 ha frequentato il corso di alta formazione O.S.A.T.E. orientamento sociale nell’arte teatrale e arti terapie espressive, presso L’istituto Teatrale Europeo che utilizza il Metodo Hansen (counseling / teatrale). Nel novembre 2019 la regista ha portato in scena il suo secondo spettacolo del gruppo di Monte Mario al Piccolo Teatro San Paolo, con lo spettacolo “La fine del mondo!” di cui è anche l’autrice. E a gennaio 2020 anche il gruppo di Monte Verde è salito sullo stesso palco, con il suo secondo montaggio intitolato “Le Micropersone” soggetto di Antonella Maurizzi, drammaturgia Claudia Borioni e Antonella Maurizzi. Aprile 2020, in piena quarantena ha unito online i suoi gruppi di teatro e ha scritto, diretto e montato il cortometraggio “E dopo tutto?” una riflessione post pandemia coronavirus.

Claudia

"E dopo tutto?"

Film
2020