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CANTICUM

(2021) - 8' - Documentario
maria cristina osti
Sinossi:
SINOSSI UN RACCONTO TRAMITE LE IMMAGINI E LA POESIA DELLA LINGUA DEL TERRITORIO COMACCHIESE, DELLE SUE VALLI, DELLA SUA NATURA. LA FORZA DEL LUOGO CHE ENTRA STABILMENTE NELL'ESSENZA DI CHI LO VIVE, DELINEANDO UNA GEOGRAFIA DELL'ESISTENZA PRESENTE E PASSATA. canticum un po' del tuo colore, del tuo odore, del tuo silenzio delicato....Comacchio sussurra. Canticum è un racconto d'immagini e suoni. La musica è nella Laguna, nella voce di chi la vive e che ne trae spunto. La nostalgia, che non è rimpianto, è invece emozione che aiuta a non sprecare il piacere dei ricordi attraverso un oggetto evocativo, un luogo, un odore. E' il corpo che ricorda , non il cervello; il sistema sensoriale veicola nel corpo (ossa, organi) i segnali del mondo con cui entriamo in relazione e in cui lasciamo una traccia che spesso fatichiamo a cogliere. La natura induce a fruire dei suoi cromatismi, ad ascoltare il suo silenzio e il suo canto per poi interpretarli, veicolo di importanti informazioni sugli esseri viventi e sull'habitat. Comacchio, nella sua peculiarità paesaggistica, storico-culturale e linguistica, è il territorio che più si addice ad un'analisi etologica e sociolinguistica per un percorso documentale naturalistico. Questa forma narrativa ricostruisce un'esperienza interpretativa e arricchisce emotivamente il valore della fruizione di un luogo. L'evocazione sensoriale offre un nuovo contributo all'interpretazione del patrimonio naturalistico sempre più inconoscibile e alla sua salvaguardia, grazie alla sua forza comunicativa. Maria Cristina Osti Traduzione dei testi GOCCIA Goccia, goccia, goccia, la musica si avvolge dentro il mio tempo. Una melodia penetrante che mi spacca il cervello. Il buio e la tempesta nel profumo di questa sera. Il mare allarga le sue braccia, copre. PER UN CHILO DI ANGUILLE Per un chilo di anguille ho perso cogollo, rete e lumino ….. Mi hanno tolto fiocina e battello ….. Sono stato trattato peggio di un assassino, sbattuto in galera, senza pietà. ….. Hanno arrestato un fiocinino che aveva promesso di comprare un berretto per i suoi bambini ….. UN RICORDO DELLE VALLI CHE NON CI SONO PIU' Sì. Ho nostalgia delle valli che non ci sono più. Quelle valli ormai dimenticate dalla storia, dal tempo e dagli uomini. Immense distese d'acque leggère e trasparenti, che, increspate da una brezza salmastra, andavano a morire accanto agli argini, a lambire il fondo dei battelli o ad accarezzare gli arbusti delle tamerici. Acque da sempre immerse in un sonno fatto di silenzio. Ricordi ormai sbiaditi dal tempo. La luna, in un cielo senza fine, si specchiava nella valle, intanto che i primi voli degli uccelli, incominciavano a popolare il silenzio della notte. Poi lo scuro dell'alba lasciava il posto al sole, un sole appena nato che, coi suoi riflessi, rendeva la valle una tela enorme, vergine, ma piena di colori, appena punteggiata dalle ombre dei casoni e dei lavorieri. Era la valle con le sue acque a creare i profumi, a nutrire la selvaggina e le radici delle tamerici. Se tutto questo è stato dimenticato dalla gente, mi viene da domandare se il trascorrere del tempo sia stato un fatto inutile che non è servito a niente... come la polvere appoggiata sopra un pezzo di legno e poi spolverata
Attori:
nessuno, Luciani Franco voce fuori campo
Sceneggiatura:
maria cristina osti
Musiche:
varie
Fotografia:
elisa catozzi
Produzione
OPERiAMO APS
Nid: 3897